Diverse le modifiche inserite nella seconda versione. Oltis Dallto, agriPV manager presso juwi, spiega a pv magazine Italia le principali novità introdotte.
Mentre la Germania sta investendo in ricerca e collaborando con Paesi extra-UE, emerge che l’Europa sta prioritizzando l’elettrolisi PEM, rispetto alla più tradizionale elettrolisi alcalina. L’Italia non è neanche sulla mappa.
Manca ora il voto del Senato. Il consorzio E-Cycle, che dice di essere quello che ha registrato il maggior numero di moduli, commenta a pv magazine Italia: l’emendamento renderebbe più vantaggiosa l’adesione ai consorzi.
Abbiamo sentito due esperti per capire cosa cambierà ora con l’entrata in vigore del Decreto CER. I toni sono positivi, ma c’è consapevolezza che è necessaria della cautela. Diverse associazioni sentite non hanno offerto un commento: stanno ancora studiando il testo finale.
“Comunità Energetiche Rinnovabili e autoconsumo diffuso sono due ingranaggi centrali della transizione energetica del Paese: oggi siamo dunque ancor più vicini a questo atteso obiettivo, che potrà veramente dare una svolta per lo sviluppo delle rinnovabili in Italia, rafforzandone la sicurezza energetica e avvicinandoci agli obiettivi climatici”, ha detto il ministro Gilberto Pichetto.
Francesca Callegari, GTM Manager di GP, produttore globale di batterie, ha diffuso la sua vision su come cambierà il settore a seguito del nuovo pacchetto normativo che entrerà in vigore il18 febbraio 2024 e che regolerà tutto ciò che riguarda batterie e accumulatori. Sono in arrivo quindi una serie di prescrizioni di forte impatto su tutto il ciclo di vita.
Primi riscontri positivi sugli emendamenti al DL Energia. Secondo Italia Solare, la tassa di 10 euro al kW per tre anni sui nuovi impianti rinnovabili superiori ai 20 kW avrebbe impedito il raggiungimento degli obiettivi del PNIEC. Ora è stata eliminata.
Secondo i dati di Terna sulla piattaforma Econnextion, i progetti SMTD/Contratti hanno fatto richieste di connessione per una potenza totale di 4,66 GW con, però, un forte sbilanciamento regionale.
Il Parlamento norvegese (Storting) ha preso in considerazione la notifica del governo sull’apertura delle operazioni minerarie sulla piattaforma continentale. Accordo sulle aree rilevanti, ma l’opposizione sembra aumentare e la partita non è chiusa.
Secondo lo studio Sticchi Damiani si tratta della prima sentenza in tema di cumulabilità degli incentivi Invitalia con gli incentivi erogati dal GSE.
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