Il provvedimento di verifica di assoggettabilità a VIA (Valutazione Impatto Ambientale) non ha un limite di efficacia temporale ma le Regioni hanno la possibilità di adottare “forme di tutela giuridica dell’ambiente più restrittive, nei limiti della non arbitrarietà delle scelte regolatorie”. A chiarirlo è il MASE in risposta a un’interpellanza della Regione Siciliana.
“Gli installatori cercano prodotti adatti al nuovo piano 5.0 per le imprese. Abbiamo una richiesta molto importante”, Michele Torri, presidente e AD di Torri Solare, ha detto a pv magazine Italia.
I nuovi indirizzi eliminano di fatto il fotovoltaico a terra dal novero degli impianti installabili sui terreni agricoli regionali, modificando poi i requisiti soggettivi per la presentazione dell’istanza per l’ottenimento del titolo abilitativo. Secondo Feliciano Palladino, fondatore e managing director di NexAmm, le due novità del documento causeranno “aspri contenziosi”.
La Ragioneria Generale dello Stato (RGS) ha “bollinato” il testo del decreto attuativo del Piano Transizione firmato dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, e dal ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti.
Martedì il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha firmato il decreto Energy release. In questo articolo vediamo come sono dettagliati i meccanismi incentivanti per le aziende energivore negli articoli che compongono il testo in allegato.
L’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) ha inviato al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) il parere sullo schema di FER X transitorio. Per l’Autorità è “necessario ridurre” il contingente previsto di 23,65 GW al 2025.
A fine 2023 l’UE ha infatti installato più fotovoltaico del previsto e potrebbe superare l’obiettivo di 592 GW di capacità solare entro il 2030.
Il testo approvato prevede finanziamenti fino a 50.000 euro per gli enti locali e la copertura del 40% dei costi per la costituzione di CER in Comuni di almeno 5.000 abitanti.
La risoluzione dell’Agenzia Entrate n.37 del 22 luglio suggerisce che, ai fini fiscali, solo l’energia immessa in rete è rilevante. Non lo sono invece gli incentivi.
L’investimento è parte di un progetto complessivo di € 16,1 milioni per la realizzazione di una fabbrica di pannelli solari.
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