Combinare energia solare, batterie e veicoli elettrici in ambito residenziale è un obiettivo realistico. Tuttavia, quando si analizzano i vantaggi economici, nonché le possibilità tecniche e i limiti di tali sistemi, è necessario fare un’attenta considerazione di tutti i fattori che entrano in gioco.
L’unità Sosteneo di Generali Investments acquisirà il 49% del capitale sociale di Enel Libra Flexsys, società interamente controllata dall’utility italiana Enel, che gestisce un portafoglio di 1,7 GW di sistemi di accumulo di energia a batteria (BESS).
Il Ministero serbo delle Miniere e dell’Energia ha firmato un Memorandum d’Intesa con le società cinesi Shanghai Fengling Renewables e Serbia Zijin Copper. L’accordo prevede la costruzione di progetti eolici da 1,5 GW e solari da 500 MW, oltre a un impianto di produzione di idrogeno verde con una produzione annua di 30.000 tonnellate.
Solhyd, uno spinoff della KU Leuven, sta perfezionando la sua tecnologia per raggiungere la produzione su scala Megawatt di pannelli solari che producono idrogeno. Dietro c’è un investimento di 6 milioni di euro da parte di un consorzio di investitori fiamminghi.
La Romania si appresta a lanciare la sua prima asta per un programma di sostegno con contratti per differenza (CfD) alla fine di questo mese. Verranno messi in gara 2 GW di capacità solare ed eolica, sostenuti da contratti di acquisto di energia (PPA) della durata di 15 anni.
Secondo Rystad Energy, i livelli di installazione del solare in Europa stanno superando le aspettative e sono destinati a crescere del 30% rispetto al 2022.
Secondo S&P Global, i magazzini europei segnalano livelli di scorte estremamente elevati per i sistemi di accumulo di energia residenziali e si prevedono prezzi aggressivi poiché i distributori devono iniziare a smaltire le scorte.
Ricercatori dell’Università del Nuovo Galles del Sud (UNSW) hanno analizzato le perdite di energia nell’Australia Meridionale e hanno individuato un curtailment medio dell’1,5% per i siti fotovoltaici distribuiti e dello 0,2% per i siti fotovoltaici distribuiti abbinati a batterie, ma alcune località registrano perdite di generazione fino al 25%.
Secondo Aurora Energy Research, l’Europa è sulla buona strada per installare almeno 95 GW di sistemi di accumulo a batteria grid-scale entro il 2050, rispetto agli attuali 5 GW di capacità installata, con un investimento di oltre 70 miliardi di euro (76,9 miliardi di dollari).
Il governo croato ha stanziato 60 milioni di euro in sussidi alle imprese per installare 80 MW di energie rinnovabili e 20 MWh di batterie.
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