Ha preso il via il progetto che ha lo scopo di realizzare una piattaforma nazionale per la progettazione di sistemi di accumulo ibrido, basati sull’integrazione di batterie redox a flusso e sistemi Power-to-X mediante materiali innovativi. Il capofila è il Politecnico di Milano: pv magazine Italia ha intervistato il Project Manager Demis Lorenzi.
Il ministro Pichetto Fratin suggerisce che l’Italia ha la possibilità di aumentare il proprio peso nel settore dell’idrogeno europeo, importando il primo elemento chimico della tavola periodica dal resto del Mediterraneo, dirottandolo poi verso l’Europa centro-settentrionale. Per ora, però, l’unica certezza è che l’Italia sta prendendo tempo, nonostante vantaggi competitivi come quello riguardante il know-how sugli elettrolizzatori.
Ricercatori danesi hanno studiato la fattibilità tecnica ed economica della biometanazione attraverso la generazione di energia fotovoltaica su larga scala. Gli studiosi sostengono che, dopo diversi giorni, il processo di biometanazione intermittente azionato dal fotovoltaico eguaglia l’efficienza dei processi continui.
I tre enti hanno firmato un accordo per la transizione energetica, con una particolare attenzione nei confronti delle filiere agricole e agroalimentari. Il Protocollo di intesa avrà la durata di tre anni e non comporta alcun flusso finanziario per le Parti.
La società danese sta puntando su terreni non agricoli, in prossimità di siti industriali, anche per produrre idrogeno. L’investimento pugliese rientra nel piano di European Energy di investire in tutte le regioni italiane.
Si tratta della bioraffineria sperimentale Biogreenfinery, che si trova presso l’Istituto Tecnologico delle Isole Canarie (ITC) a Pozoleft.
RINA ha annunciato l’avvio del progetto di ricerca Hydra per la costruzione a Castel Romano di un impianto pilota alimentato al 100% a idrogeno in grado di produrre fino a sette tonnellate di diversi tipi di acciaio all’ora.
Il Cile è ora sulla buona strada per diventare il secondo mercato delle batterie nelle Americhe, dopo gli Stati Uniti. A partire da quest’anno, la nazione latinoamericana ha attivato 12 progetti di stoccaggio, per una capacità totale di 1,3 GW. Attualmente ha 85 progetti di accumulo di energia in varie fasi di sviluppo, per un totale di 6,4 GW.
L’idrogeno non è una novità, ma potrebbe diventare un vettore energetico per trasformare gli elettroni rinnovabili in combustibili rinnovabili, sostituendo i combustibili fossili in molteplici applicazioni. Laurence Boisramé, direttrice globale per l’idrogeno di Bureau Veritas, ha recentemente parlato pv magazine del miglioramento della trasparenza del mercato dell’idrogeno, ma ha osservato che “il consenso globale richiederà tempo, almeno qualche anno”.
Rina, in collaborazione con SEA Aeroporti di Milano e Confindustria Varese, ha lanciato il progetto che, entro settembre 2027, vuole creare un ecosistema su tutta la filiera dell’idrogeno in ambito aeroportuale.
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