Un gruppo di ricercatori egiziani ha studiato l’uso di alette perforanti angolari parzialmente sommerse (PSAPF) e di alette solide (PSASF) per valutare la loro capacità di rimuovere il calore in eccesso dai moduli fotovoltaici galleggianti in ambienti esterni mediterranei. Il team ha scoperto che il modulo PSAPF-FPV ottimizzato ha raggiunto un LCOE di 0,068 dollari/kWh (0,062 euro/kWh).
La candidature dovranno essere inviate entro il 31 agosto 2023. Le persone selezionate saranno inserite nel Gruppo di Ricerca “Impianti e Processi” del Dipartimento “Tecnologie di Generazione e Materiali” della sede di Milano e forniranno il proprio contributo anche per attività di sistemi di accumulo ibridi (idrogeno e altri vettori).
Un gruppo di ricerca internazionale ha progettato una nuova configurazione di modulo fotovoltaico-termico che utilizza l’ossido di zirconio come agente di raffreddamento. Si dice che il sistema sia più efficiente delle sue controparti raffreddate ad acqua nel ridurre la temperatura di esercizio.
Airtouch Solar Group ha lanciato una soluzione di pulizia per gli impianti solari fotovoltaici su larga scala che consente di pulire autonomamente e senza acqua la superficie dei pannelli. L’unità di pulizia di 4 metri pesa meno di 40 kg e viene comunemente utilizzata in luoghi aridi e polverosi.
La tecnologia a torre solare di Synhelion sfrutta l’energia di un campo di specchi solari e la concentra su un ricevitore. Il ricevitore converte la radiazione solare in calore ad alta temperatura, che viene poi indirizzato a un reattore chimico termico. Questo reattore produce syngas, una miscela di monossido di carbonio (CO) e idrogeno (H2).
La start-up austriaca EET ha lanciato nel mercato italiano SolMate, accumulatore di energia solare per la presa corrente a servizio di un impianto fotovoltaico da balcone, per un uso residenziale. L’asso nella manica che ha portato allo sviluppo da parte di un team del Politecnico di Graz è la tecnologia di misurazione NetDetection.
I progetti dovranno focalizzarsi sulla transizione digitale, energetica e sociali. Speciale enfasi sui progetti di ricerca che prendano in considerazione le tre transizioni.
IBIS, acronimo di Intelligent Battery Integrated System, è un progetto di ricerca francese a cui partecipano aziende e istituzioni accademiche finalizzato allo sviluppo di un sistema di accumulo di energia più efficiente e meno costoso. Il prototipo, che arriva dopo quattro anni di progetti, modelli e simulazioni, integra le funzioni di inverter e caricatore.
Sono Motors ha equipaggiato il suo primo autobus con la sua soluzione di retrofit fotovoltaico. Sono previsti 16 moduli solari semi-flessibili sul tetto per alimentare il sistema di batterie del veicolo con una potenza di 1,4 kW.
Il nuovo processo viene descritto come uno strumento per valutare il valore del rinvio, del trasferimento o dell’abbandono di progetti fotovoltaici in fase di sviluppo in condizioni di mercato incerte. Il processo consente di tenere conto di diverse fonti di incertezza con diverse caratteristiche stocastiche, nonché delle varie flessibilità gestionali insite nella maggior parte dei progetti solari.
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