Secondo Rystad Energy, la Cina sembra destinata a superare i suoi obiettivi nazionali in materia di idrogeno, consolidando la sua leadership nel mercato globale degli elettrolizzatori. Nel mentre l’Unione Europea e il Giappone hanno deciso di cooperare nella ricerca sull’idrogeno.
“Soprattutto quando i finanziamenti per la ripresa termineranno nel 2027, l’Italia potrebbe subire un impatto significativo, essendo il maggior beneficiario dei fondi”, Linda Kalcher, direttrice esecutiva di Strategic Perspectives, ha detto a pv magazine Italia.
L’analista della società energetica svizzera spiega nella sua nota mensile che, mentre la produzione nucleare francese rimane solida e la domanda di energia aumenta lievemente in Europa meridionale, la Germania sta pagando il prezzo di eventi meteorologici e geopolitici “significativi”. Nel mentre l’Europa aumenta le importazioni di carbone.
“L’UE ha costruito energia eolica e solare a un ritmo sostenuto, facendo crescere la capacità installata combinata del 65% dal 2019 al 2023. L’energia solare, in particolare, ha registrato un boom, più che raddoppiando la capacità in questo lasso di tempo, il che equivale a installare più di 230.000 pannelli solari al giorno in questi quattro anni”, ha scritto il think tank inglese.
Oggi entra in vigore la normativa europea sulle materie prime critiche che comprende un elenco di quelle che sono ritenute materie prime critiche e strategiche dall’UE e alcune raccomandazioni per gli Stati membri.
Il Consiglio dell’Unione europea ha adottato la riforma del mercato dell’energia elettrica. Ha poi detto che la misura garantirà la sicurezza dell’approvvigionamento e aprirà le porte a un mercato energetico più stabile, prevedibile e sostenibile.
Le raccomandazioni della Commissione europee pubblicate nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea, serie L, del 21 maggio, sottolineano, tra le altre, le necessità di procedure autorizzative accelerate e di “eliminare gli ostacoli normativi”.
I consorzi in cui sono presenti le filiali del produttore cinese di moduli solari Longi e del conglomerato industriale cinese Shanghai Electric si sono ritirati da una gara d’appalto pubblica per un parco solare in Romania. La Commissione europea aveva aperto due indagini antisovvenzioni sul loro coinvolgimento che ora sono state chiuse.
La società cinese Hunan Rich Photovoltaic Science and Technology investirà oltre 300 milioni di euro nello sviluppo di una fabbrica di pannelli solari da 1 GW e di una centrale solare da 200 MW in Serbia. L’accordo è uno dei due che il Ministro delle Miniere e dell’Energia del Paese ha firmato la scorsa settimana con aziende cinesi.
La Commissione europea ha adottato una serie di raccomandazioni e documenti guida per le procedure di autorizzazione e le aste per le energie rinnovabili.
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