Nel suo aggiornamento settimanale, Alea Soft rivela che a febbraio i prezzi dei principali mercati elettrici europei sono scesi, raggiungendo nella maggior parte dei casi i livelli più bassi dalla prima metà del 2021. Per la produzione di energia solare, la maggior parte dei mercati ha registrato cali, che vanno dal 18% della Francia al 3,4% dell’Italia.
Un gruppo di ricercatori ha effettuato un’analisi tecno-economica delle due possibilità di autoconsumo fotovoltaico tenendo conto delle politiche dei due Paesi.
I prezzi dei principali mercati elettrici europei hanno oscillato settimana scorsa: aumentano nel continente ma calano drasticamente in Spagna e Portogallo.
La domanda elettrica italiana continua a scendere mentre il divario tra i prezzi del mercato elettrico italiano e quelli del resto del continente non smette di crescere. Settimana scorsa il prezzo medio sul mercato italiano era 3,4 volte quello del mercato portoghese.
Produzione solare in Italia aumenta in una settimana dell’83%, mentre la produzione di elettricità da eolico è diminuita. I prezzi dei mercati più cari, quello italiano e quello britannico, sono in leggera discesa, mentre i mercati iberici rimangono i meno cari, ma registrano un aumento di quasi il 10%.
Sono stati selezionati due progetti italiani nella categoria elettrolizzatori, quelli di Energie Salentine e Saipem, e quello di Snam nella categoria distribuzione (pipeline).
Il mercato italiano è il 20% più caro del secondo mercato europeo più costoso, quello inglese, e quasi il 90% in più dei mercati iberici.
Un gruppo di ricercatori dell’Università di Lisbona e dell’Accademia Militare ha analizzato la fattibilità dell’agrivoltaico in Portogallo. È emerso che le file distanziate di moduli fotovoltaici combinate con colture che rispettano l’ombra hanno avuto il rendimento più promettente e un periodo di ammortamento inferiore a cinque anni.
Nel gennaio 2024, la produzione di energia solare è aumentata nei principali mercati elettrici europei rispetto allo stesso mese del 2023. Il mercato tedesco ha registrato l’aumento maggiore, pari al 75%, seguito da quelli francese e italiano (+26% e +25%).
Nella settimana del 29 gennaio, i prezzi medi nella maggior parte dei principali mercati elettrici europei sono stati simili a quelli della settimana precedente. La produzione di energia solare ha continuato ad aumentare nella maggior parte dei mercati con l’allungarsi delle giornate, mentre la produzione di energia eolica è stata generalmente inferiore alla settimana precedente. La domanda è diminuita in quasi tutti i mercati. I futures sulla CO2 hanno continuato a scendere e quelli sul gas hanno interrotto la tendenza al ribasso degli ultimi mesi.
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