Edifici intelligenti grazie a moduli solari mobili, l’intervista all’ideatore di Solskin

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L’energia solare sarà protagonista del Solar Pavilion, realizzato da Sun Appeal in collaborazione con la Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana (SUPSI), installazione del Fuorisalone visitabile dal 15 al 21 aprile 2024 presso l’Opificio 31 di via Tortona 31. Una delle aziende che mostrerà le sue soluzioni è Zurich Soft Robotics GmbH che punterà i riflettori su Solskin, proponendo un’esperienza virtuale con diverse opzioni di progettazione, parlando del futuro delle facciate degli edifici nelle due conferenze che si terranno giovedì 18 aprile alle 11:00 e alle 17:00.

pv magazine Italia ha intervistato la dottoressa Vesna Kosorić, Dipl. Ing. Arch e Head of Architecture di Zurich Soft Robotics GmbH.

Vesna Kosorić

Qual è la genesi del progetto?
Zurich Soft Robotics GmbH è uno spin-off di tecnologia climatica del Politecnico di Zurigo fondato nell’aprile 2022 da ingegneri, scienziati, architetti e imprenditori che lavorano insieme con l’obiettivo comune di affermare Solskin come soluzione di riferimento per gli involucri intelligenti degli edifici del futuro. Come? Bilanciando in modo ottimale diversi aspetti: efficienza energetica e ambientale, comfort termico e visivo degli utenti, integrazione del fotovoltaico, estetica e costi.

Cosa è Solskin?
Una seconda pelle dell’edificio per il comfort e la gestione energetica, che combina in modo unico la produzione di energia fotovoltaica con l’ombreggiatura intelligente. Solskin può far risparmiare una notevole quantità di energia per la climatizzazione, migliorando al contempo il comfort termico e visivo degli occupanti.

Come ci riesce?
Utilizzando moduli solari mobili per controllare in modo intelligente la quantità di irraggiamento solare che penetra nella facciata dell’edificio e impedire il surriscaldamento degli interni, seguendo il sole e producendo la massima energia rinnovabile.

Quali plus porta con sè?
Solskin offre una serie di forti vantaggi energetici al proprietario dell’edificio, producendoe riducendo drasticamente la quantità di energia per il raffreddamento, l’illuminazione artificiale e, in misura minore, il riscaldamento nell’edificio. Ciò si traduce in un risparmio sui costi energetici per il proprietario. Inoltre, Solskin è un’esperienza d’uso sostenibile per lo spazio urbano, dove l’intelligenza artificiale impara ad adattarsi all’ambiente interno ed esterno, modellandosi intorno alle esigenze degli utenti e ottimizzando il comfort e l’energia, garantendo temperature gradevoli e luce diurna sufficiente per luoghi di lavoro e spazi abitativi confortevoli e piacevoli, aumentando così anche la produttività e il benessere. E questo con un’estetica unica che incarna dinamismo, modernità e sostenibilità.

Traducendolo in termini numerici, di che miglior impatto stiamo parlando?
A seconda della posizione dell’edificio e dell’orientamento della facciata, siamo in grado di risparmiare fino all’80% dell’energia, considerando raffreddamento, riscaldamento e illuminazione artificiale. Quando iniziamo a parlare con architetti e proprietari di edifici interessati, organizziamo una simulazione per capire meglio i vantaggi di un’integrazione Solskin per il loro progetto specifico.

Quali le applicazioni reali più significative?
La tecnologia hardware di base è stata sviluppata presso la Cattedra di Architettura e Sistemi Edilizi tra il 2014 e il 2021, quando l’ultimo prototipo basato sulla ricerca è stato installato, testato e convalidato presso l’Empa Dübendorf di fronte a uno spazio per uffici del NEST e quando sono iniziate le attività di commercializzazione. Ad oggi, il  mercato ha manifestato ah livello globale un serio interesse per oltre 45.000 m2 di sistemi Solskin e stiamo lavorando con gli sviluppatori per integrarlo in diversi grandi progetti.

Quali le potenzialità su vasta scala?
Sviluppato da quasi un decennio, Solskin raggiungerà la piena maturità tecnica e la massima robustezza per essere utilizzato su larga scala nel 2025. La prima applicazione di punta sarà realizzata nell’ambito del progetto KELLER Diamant del nuovo stabilimento di produzione high-tech di KELLER Druckmesstechnik AG, a Winterthur. Il progetto è sinonimo di innovazione ed eccellenza tecnologica e la sua architettura lo rende un vero e proprio richiamo visivo, con un sistema Solskin di 1.300 m2. Oltre a porre un accento architettonico e a diventare il punto di riferimento dell’azienda per l’interazione armoniosa di architettura, tecnologia ed ecologia, finalizzata alla creazione di luoghi di lavoro di altissimo livello per il futuro, il nuovo edificio dell’azienda promuoverà il benessere, la salute e la produttività dei dipendenti.

Come avverrà l’integrazione del fotovoltaico?
L’edificio di produzione deve essere ampiamente raffreddato e mantenuto a condizioni di temperatura delicatamente controllate. I sistemi fotovoltaici saranno integrati sul tetto e sulla facciata per soddisfare l’elevato fabbisogno energetico. Il sistema Solskin funge da seconda pelle dell’edificio sulla facciata sud, fornendo la funzionalità di un sistema di ombreggiamento e di un impianto fotovoltaico. Inoltre, consentirà all’edificio di ottenere il marchio svizzero di efficienza e sostenibilità Minergie.

Immaginiamo che, in fase progettuale, le sinergie con i progettisti siano fondamentali…
Solskin ha aiutato gli architetti del progetto, Strut Architekten AG, a soddisfare le aspettative degli investitori. Pur scegliendo una geometria semplice e un involucro edilizio relativamente standard, gli architetti hanno aggiornato questa facciata convenzionale con Solskin come seconda pelle per introdurre esclusività e attrattiva. La nostra soluzione risponde a molteplici funzioni, come la produzione di energia elettrica rinnovabile, la riduzione dell’energia di condizionamento grazie all’ombreggiamento adattivo e il controllo della luce diurna. La facciata del progetto KELLER Diamant dimostra che Solskin cancella i confini tra la facciata fotovoltaica e il sistema di schermatura solare, fondendo i vantaggi di entrambi in un affascinante sistema di facciata e mostrando la sostenibilità in piena luce.

Facendo un passo indietro, quale l’ispirazione alla base di tutto?
L’ambiente costruito è responsabile del 30% del nostro consumo energetico globale e del 40% delle nostre emissioni già ora. In futuro le città consumeranno molta più elettricità a causa delle auto elettriche e del riscaldamento elettrico. L’aumento delle temperature e la scarsa resilienza climatica degli edifici portano al surriscaldamento degli spazi interni e all’aumento del fabbisogno di raffrescamento. Diventa quindi più difficile vivere e lavorare nelle città a causa degli effetti dell’isola di calore urbana e del surriscaldamento degli edifici, che non producono energia. Ed ecco che diventa strategico regolare i guadagni solari e produrre energia rinnovabile per migliorare l’efficienza energetica degli edifici, ottimizzare la luce diurna e la temperatura per aumentare il comfort interno senza compromettere l’estetica o la scalabilità e con un utilizzo minimo di materiali. Con queste capacità uniche speriamo di contribuire al futuro della progettazione architettonica, dove l’architettura sostenibile e resiliente al clima prende vita.

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