Si è svolta lo scorso 28 settembre la prima edizione di Solar Italy, evento organizzato da Wattkraft, Valmont Solar, Longi e Higeco More, che ha connesso gli operatori del settore per un importante momento di networking, confronto e informazione. pv magazine Italia è intervenuta moderando il convegno che ha gettato luce sull’attualità dei sistemi di accumulo, un settore dove la strada è segnata, ma dove ci sono ancora tante sfide da affrontare.
Stefano Masini, responsabile Ambiente e Territorio Coldiretti ha detto a pv magazine Italia che i progetti agrivoltaici sono stati spesso una scappatoia rispetto all’impossibilità di incentivare il fotovoltaico a terra nei suoli agricoli. Ha però sottolineato che l’agrivoltaico avanzato potrebbe risultare utile al mondo agricolo grazie al requisito del monitoraggio che potrebbe portare le imprese agricole a cimentarsi nell’applicazione di tecnologie avanzate.
Secondo Italia Solare, la bozza di decreto ministeriale sulle aree idonee penalizza la realizzazione di impianti fotovoltaici con moduli a terra in aree classificate agricole. Senza modifiche, meglio evitare il decreto, dice l’associazione guidata da Paolo Rocco Viscontini.
Dalla specifica ricerca commissionata da SMA Italia, produttore di inverter e soluzioni integrate per il mercato fotovoltaico, ad AstraRicerche emergono anche la necessità di avere maggiori informazioni e i timori per l’investimento. Alta è invece la fiducia per i professionisti del settore.
Un ingegnere abruzzese ha spiegato sul suo profilo LinkedIn perché installare un impianto su una casa unifamiliare sia conveniente. pv magazine Italia lo ha intervistato per capire difficoltà e possibilità.
pv magazine Italia ha intervistato Idiano D’Adamo, Professore della Sapienza Università di Roma, tra gli autori di un recente lavoro scientifico che ha valutato la redditività di un impianto di riciclo di moduli fotovoltaici che può trattare 3000 tonnellate in un anno, corrispondenti a circa 40 MW di pannelli. Tra le conclusioni dello studio ci sono le tariffe da applicare e la profittabilità di una Zona Economica Speciale per il Sud Italia.
La società di previsioni spagnola suggerisce di considerare i cambiamenti climatici nella progettazione dei futuri sistemi elettrici, sottolineando che il riscaldamento globale renderà fenomeni estremi più frequenti e che questo implicherà un aumento consistente della domanda di elettricità.
Mauro Moroni contestualizza in questo articolo il rapporto tra riscaldamento globale e mondo dell’energia. “Progettare pensando solo ad un meteo “normale” è già errore, le norme per resistenza ai carichi di vento, grandine e neve devono rapidamente progredire, i materiali devono diventare più resistenti e resilienti, i sistemi di drenaggio più efficaci e più pensati per eventi concentrati”.
Le “big companies energetiche italiane, ora dopo l’uscita di Starace, sostanzialmente allineate nel pensiero, … nella sostanza non spingono quanto dovrebbero e parlano addirittura di fissione nucleare non tanto perché credano alla realizzazione di queste centrali, ma solo per rallentare ulteriormente la decarbonizzazione e continuare a vendere petrolio e gas il più a lungo possibile”, scrive Mauro Moroni nella sua rubrica per pv magazine Italia.
In questo secondo articolo, parte di una serie a cadenza mensile, Massimo Izzi del Laboratorio di Ingegneria per l’Industria Fotovoltaica, coordinatore del progetto per l’ENEA, offre ai lettori di pv magazine Italia una panoramica sull’efficienza delle tecnologie fotovoltaiche.
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